CARLO ALBERTO

Il nuovo orientamento della politica di Carlo Alberto dal 1842:
una nuova sensibilità verso la conciliazione tra cattolicesimo e liberalismo; piccoli episodi di ostilità verso l'Austria; timidi accostamenti al modo di pensare dei liberali.
Ricordiamo la pubblicazione di un Codice di Commercio ispirato ai principi di uguaglianza del Codice napoleonico; la fondazione dell'Associazione Agraria Piemontese, la fondazione di asili infantili e di scuole magistrali, rompendo l'annoso predominio dei Gesuiti in questo campo; la fondazione della Biblioteca Reale; la promozione di congressi scientifici, la firma, primo tra i sovrani, della legge sul diritto d'autore.
Nel 1845 a Massimo D'Azeglio, reduce da un viaggio in Romagna dove erano stati repressi gli ultimi moti mazziniani, diceva:"Faccia sapere a quei signori che stiano in quiete e non si muovano, non essendovi per ora nulla da fare. Ma che stiano certi che, presentandosi l'occasione, la mia vita, la vita dei miei figli, le mie armi, il mio esercito, tutto sarà sparso per la causa italiana.
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