Via Terenzio Mamiani
Il corto viale che, nei pressi della stazione ferroviaria, sfocia in Piazza Garibaldi, è intitolato a Terenzio Mamiani.
Terenzio Mamiani nacque a Pesaro nel 1797.
Fu un insigne letterato e filosofo.
Partecipò al Risorgimento italiano, in particolare ai moti del 1831 prima a Bologna, poi ad Ancona, e a Roma nello Stato Pontificio. In seguito, fino al 1846, fu rifugiato politico a Parigi.
Rientrato in Italia, fu Ministro dell'Interno dello Stato Pontificio durante il pontificato di Pio IX, poi ministro degli Esteri, fu quindi deputato all'assemblea costituente del 1849 e poi Ministro dell'Istruzione con Cavour. Nell'agosto di quell'anno lasciò Roma, si recò a Torino dove, con Gioberti e alcuni altri, fondò la Società della Confederazione Italiana, di cui fu uno dei tre presidenti.
Deputato di Pinerolo al Parlamento subalpino nel 1856, nel 1860-61, su invito di Cavour, accettò di far parte di un nuovo gabinetto come ministro della Pubblica Istruzione e, abbandonata la cattedra di storia della filosofia nell'università torinese, propose nuove e utili riforme nell'insegnamento. Fu quindi ministro dell'Istruzione, nell'ultimo governo del Regno di Sardegna presieduto da Cavour e nel primo del nuovo Regno d'Italia. Nel 1860 Mamiani propose i nuovi programmi scolastici, che includevano l'insegnamento della religione tra le materie fondamentali. Ma le sue proposte di innovazione non vennero comprese e, nel marzo 1861, si dimise dall'alto incarico.
Venne poi nominato inviato straordinario e ministro plenipotenziario prima presso il re di Grecia e successivamente a Berna.
Sempre diede prova di patriottismo e di brillante ingegno. Assai di frequente pronunciò importanti discorsi in materia di politica interna ed estera,di istruzione, di commercio, di amministrazione.
Fece parte per molti anni del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione ed anche del Consiglio di stato.
Morì a Roma nel 1885.
Visitò Pinerolo nell'ottobre del 1856


 

 

F.lli Bandiera