Tra le tante donne scienziate che hanno dato lustro al nostro Paese non possiamo dimenticare Rita Levi Montalcini (1909-2012) nata a Torino, laureata in medicina e chirurgia nel 1936 con 110 e lode. Approfondì gli studi nel campo della neurologia, grazie ai quali nel 1986 fu insignita del premio Nobel per la medicina per aver scoperto il “fattore di accrescimento della fibra nervosa” (NGF), importante per poter affrontare malattie neurologiche, come l’Alzheimer e il Parkinson.
Insignita di molti altri premi fu la prima donna ad essere ammessa alla Pontificia
Accademia delle Scienze. Nel 1962 fu nominata Direttore dell’istituto di Biologia cellulare del CNR. Continuò i suoi studi sul cervello e sul sistema nervoso finché visse.
La scienziata affermava che nel gioco della vita la carta di maggior valore è rappresentata dalla capacità di avvalersi in particolare nell’età senile delle attività mentali e psichiche in proprio possesso. Il cervello può mantenere le proprie funzioni anche in tarda età grazie alla capacità delle cellule cerebrali residue in grado di compensare la diminuzione numerica con un aumento delle ramificazioni e l’utilizzo di circuiti neuronali alternativi.
Il suo rigore scientifico ed il suo entusiasmo anche di fronte a parziali sconfitte sono stati oggetto di una traccia agli ultimi esami di stato.
Infatti nella sua autobiografia “L’Elogio dell’imperfezione” riflette su un tema centrale: l’accettazione e l’apprezzamento delle proprie imperfezioni come parte integrante del progresso e della crescita umana.
Ci piace ricordarla in una sua visita a Pinerolo nel 1993 presso la scuola media “Filippo Brignone” in occasione dell’apertura, anche nella nostra città, di un centro della sua Fondazione, della quale rimane traccia all’ingresso della scuola, con l’obiettivo di aiutare i ragazzi nel non sempre facile compito di orientamento scolastico.
La documentazione fotografica testimonia il desiderio della scienziata di voler promuovere gli studi scientifici anche mediante l’assegnazione di borse di studio.
Maria Rosa Urso
(immagine di copertina: foto di audrey_sel – postata su Flickr as NGF ‘08: Rita Levi-Montalcini, @CC)

