Vicolo Paolo Barone
Il vicolo che, al termine di Via Trento, s'inerpica a lato della Chiesa di Santa Croce è intitolato al Canonico Paolo Barone.
Paolo Barone, pinerolese, nato il 17 agosto 1806, venne ordinato sacerdote nel 1828 , si laureò in teologia e fu cultore di studi filosofici, seguace di Rosmini e apprezzato da Gioberti.
Il Vescovo Andrea Charvaz gli affidò la parrocchia di San Germano. Fu nominato Canonico della cattedrale e direttore dell'Ospizio dei Catecumeni destinato ad accogliere i valdesi che intendessero convertirsi al cattolicesimo.
Studioso e attento alle problematiche politiche del tempo, pubblicò articoli su diversi giornali e riviste; diresse “L'Amico del popolo” il primo giornale cattolico del pinerolese; prese posizione sul ruolo del clero come testimoniano i “Discorsi sacro-politici” del 1848.
Si espresse a favore del suo vescovo Mons. Charvaz che aveva protestato fino a dare le dimissioni dal suo incarico di fronte alle riforme liberali del 1847 in base alle quali gli scritti dei vescovi venivano sottoposti, come tutti gli altri, al visto governativo.
Infatti nel 1848 Paolo Barone pubblicò ” Monsignor Charvaz e la libertà di stampa ossia i diritti della Chiesa riguardo all'art. XI del Nuovo Statuto”.
Ebbe l'incarico di professore di storia ecclesiastica ed eloquenza sacra presso il Seminario della città di cui fu Rettore. Insegnò anche al Liceo Porporato, fu sensibile al problema della diffusione dell'istruzione e dell'assistenza.
Si occupò di redigere un inventario dei documenti dell'Archivio Capitolare della Cattedrale di San Donato.
Domenico Carutti lo citò nella sua Storia fra i pinerolesi illustri ricordandolo come “ecclesiastico per santità di costumi, bontà d'animo e ampiezza di dottrina onorando” oltre che autore di “pregevoli scritti”.
Morì nel 1887.


 

 

F.lli Bandiera