Via Montebello
La strada, posta nella zona centrale di Pinerolo, tra Piazza Barbieri e Corso Piave, è intitolata alla battaglia di Montebello (cittadina in provincia di Pavia, non lontana da Voghera), combattuta il 20/21 maggio 1859 tra i franco-piemontesi e gli austriaci nel corso delle operazioni della seconda guerra di indipendenza.
In città a tali operazioni belliche sono dedicati altri due spazi (via Palestro e piazza Solferino).

A seguito del Congresso di Parigi tenutosi alla fine della guerra di Crimea (via Cernaia) Cavour, primo ministro del Regno di Sardegna, firmò con l'imperatore Napoleone III gli accordi segreti di Plombières (1858) con cui la Francia si impegnava ad intervenire a fianco del Regno di Sardegna in caso di attacco austriaco.
Il Piemonte, se avesse ottenuto Milano, Venezia e Bologna, avrebbe ceduto alla Francia Nizza e la Savoia.
Cadendo nelle provocazioni organizzate dal governo piemontese, gli Austriaci alla fine di aprile 1859 dichiararono guerra,invasero il Piemonte e giunsero fino a 50 Km. da Torino salvo poi ripiegare verso la Lombardia in direzione delle piazzeforti del Quadrilatero.
Napoleone III fu costretto ad onorare l'alleanza che si presentava come difensiva e sbarcò a metà maggio a Genova, assumendo il comando dell'intero esercito.
A Montebello le truppe austriache del maresciallo Gyulai, mandate in ricognizione ma senza un piano strategico preciso, furono sconfitte dai francesi con l'intervento fondamentale della cavalleria piemontese; e ciò nonostante il rapporto di forze presenti fosse di 3 a 1 in favore degli Austriaci.
Le successive operazioni belliche (Palestro 30/31 maggio), ingresso in Milano dopo la battaglia di Magenta, il sanguinosissimo scontro di Solferino 24 (giugno) convinsero Napoleone III a cercare un armistizio con l'Impero austro-ungarico (Villafranca di Verona 12 luglio), vista anche l'ostilità alla guerra dell'opinione pubblica francese.
Con la pace di Zurigo gli Asburgo cedettero la Lombardia a Napoleone che la assegnò ai Savoia.
In quegli stessi mesi le rivolte popolari in Emilia, Romagna e Toscana ebbero come risultato l'annessione dei ducati al regno sabaudo, che fu costretto ad onorare il patto di cessione alla Francia di Nizza e Savoia, anche se il Veneto era rimasto sotto il governo austriaco.


 


 

 

F.lli Bandiera